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Illuminazione esterna, come evitare sprechi

Illuminazione esterna, come evitare sprechi

La bella stagione è ormai alle porte, e con le giornate piacevolmente miti aumenta il desiderio di vivere i nostri spazi all'aperto. Chi possiede un giardino o un terrazzo si trova in questo periodo nella necessità di predisporre adeguate fonti di illuminazione, che consentano di sfruttare gli ambienti esterni anche dopo il calar del sole. Al tempo stesso si rende necessario individuare corpi luminosi che possano garantire anche il massimo risparmio energetico, soprattutto in questo periodo in cui i costi dell'energia elettrica hanno raggiunto livelli altissimi. Ma si può illuminare il giardino o il terrazzo con luci esterno limitando la spesa energetica? A volte basta davvero poco per contenere i costi energetici, e un ottimo punto di partenza è quello di ridurre gli sprechi. Come? Vediamo insieme alcuni consigli per risparmiare.

Interruttore crepuscolare, le luci esterne si accendono al calar del sole

Coloro che non vogliono doversi preoccupare di accendere e spegnere le lampade da esterno potranno trovare nell'interruttore crepuscolare il loro perfetto alleato. Grazie a un dispositivo interno infatti questi interruttori crepuscolari provvedono ad inviare un comando di accensione luci nel momento in cui la visibilità naturale diminuisce, per poi provvedere a "comandare" ai lampioni di spegnersi all'alba. 

Questo dispositivo potrebbe rivelarsi utilissimo per coloro che, ad esempio, rientrano a casa quando è già buio, perché permette loro di trovare ambienti accoglienti e sicuri senza dover lasciare accese le luci nelle ore pomeridiane. Un buon interruttore crepuscolare permette anche a chi ha l'abitudine di dormire fino a tardi di poter contare su un meccanismo che provvede in modo autonomo a spegnere faretti o lampade quando la luce naturale consente una perfetta visibilità esterna. 

Sensori di movimento per una sicurezza 24h su 24

Quanto è più bella una villetta che nella notte non rimane immersa nelle tenebre? E soprattutto quanto è più sicura? Spesso, per contrastare il caro energia, i proprietari scelgono di spegnere tutti gli elementi impiegati per l'illuminazione esterna alla sera tardi, rinunciando così a mettere in mostra una residenza da copertina come quelle che spesso ci conquistano nelle più prestigiose riviste di arredamento, ma soprattutto mettendo a rischio la loro residenza. Non è infatti raro imbattersi in episodi di cronaca in cui ladri e malviventi scelgono proprio villette e abitazioni scarsamente illuminate per mettere a segno i loro piani, forti del fatto che la mancanza di illuminazione li renderà "invisibili" ai proprietari e al vicinato.

Ma un'abitazione completamente al buio non è solo un pericolo per le visite indesiderate. Anche i proprietari e gli eventuali ospiti non potranno contare su percorsi sicuri, poiché il buio renderà praticamente impossibili da individuare tutti gli ostacoli presenti sul vialetto d'accesso o sui sentieri interni del parco.

Ma come coniugare sicurezza e risparmio energetico? In commercio è possibile trovare dei sensori di movimento, che consentono di avere, in un solo prodotto, sia il sensore crepuscolare che quello di movimento. Con una spesa di pochi euro è così possibile contare su un dispositivo che provvede ad accendere e spegnere le luci esterne in modo autonomo, regolandole alla bassa intensità e aumentando il fascio luminoso quando mantenere il livello di luce molto basso, per poi aumentarlo non appena rilevano il passaggio delle persone. In questo modo l'abitazione non resterà mai completamente avvolta nel buio, pur consumando pochissima energia, e grazie ai sensori proprietari e ospiti possono contare su percorsi sicuri, mentre i ladri troveranno un ottimo deterrente nella realizzazione dei loro piani.

 

Inquinamento luminoso, i danni provocati dallo spreco netto

Quanto incidono sul bilancio familiare i costi energetici legati all'illuminazione indirizzata verso l'alto? Il flusso luminoso rivolto verso il cielo non solo contribuisce a far salire i consumi del contatore (incidendo notevolmente sul portafoglio), ma crea anche una sorta di inquinamento luminoso dannoso rilasciando notevoli quantità di Co2 e creando disorientamento nella fauna, senza contare che impedisce di ammirare al meglio la stupenda Via Lattea che si accende sulle nostre teste nelle serate estive.

Ecco perché gli impianti illuminanti non schermati verso l'alto o inappropriati vengono definiti uno spreco netto, che peraltro può essere facilmente azzerato grazie all'impiego di corpi luminosi adeguati e flussi orientati in modo davvero utile.

L'Italia è uno dei Paesi dove i costi per "illuminare l'aria" sono tra i più alti, e questo dato dovrebbe spingere alla riflessione di come l'inquinamento luminoso (IL) potrebbe essere ridotto notevolmente, permettendo così un notevole risparmio sui consumi, ma anche un beneficio per la salute e per la salvaguardia dell'ambiente.

Come intervenire? Se la scelta di impianti di illuminazione adeguati a ogni ambiente è sicuramente il primo passo, è importante ricordare anche quanto possono incidere i sensori di movimento che consentono di controllare l'illuminazione esterna e i temporizzatori, che permettono di avere lampioncini, faretti e applique che rimangono spenti, o sensibilmente ridotti, dopo un certo orario.

In questo modo ridurremo sprechi e i consumi e renderemo di nuovo possibile osservare il cielo e vederlo meglio, rimpossessarci della sua bellezza e dei suoi tesori senza pari, riannodando il filo che ci lega a esso.