Serie Ortiga

Serie Ortiga

Nel 1985, ancor prima delle recenti trasformazioni dell’home wellness, Peter Greenaway girava “Inside Rooms. 26 Bathrooms. London & Oxfordshire”, un documentario in 26 quadri dedicato all’esplorazione dei bagni dei londinesi: al loro design, alle forniture, al modo in cui questi ambienti, considerati di servizio, venivano invece vissuti e fortemente personalizzati dai loro proprietari.

E ancor prima delle recenti trasformazioni dell’home wellness, Mamoli ha compreso che sono proprio questi aspetti a costituire le coordinate di una “cultura del bagno”, e che la rubinetteria non può essere ridotta a un semplice accessorio di servizio, in cui la forma segue brutalmente la funzione. Per questo, l’incontro tra Mamoli e i grandi nomi del design italiano contemporaneo è stato un esito naturale: un destino già scritto nella cura dedicata dalla storica azienda di rubinetterie alla qualità non solo tecnica, ma anche estetica dei suoi prodotti. La collaborazione con lo Studio Batoni non costituisce che l’ultimo felice risultato di questo innesto tra il design di qualità e le capacità tecnico-produttive di Mamoli.
 
Il frutto della collaborazione, che sarà presentato nella prossima edizione di Expobagno (23-27 marzo 2010) è Ortigia: un rubinetto che, nelle parole del suo creatore, Fabrizio Batoni, richiama reminiscenze mediterranee e neobarocche: “il sole batte sui muri, l'aria intensa e profumata corre lungo i vicoli, voci e grida si rincorrono, fotogrammi di vita si susseguono riportando alla memoria decori di un tempo che ancora oggi il sole riproduce sui muri con la precisione e la bellezza di sempre”.

Da questi segni prende forma Ortigia, un oggetto capace di esprimere il forte legame tra estetica contemporanea e funzionalità. Esile, astratto, leggero, Ortigia vuole stabilire un rapporto emozionale con gli utilizzatori, trasmettendo suggestioni di antichi ambienti romantici. Il design non segue una forma a priori, ma permette alle diverse parti di dialogare tra loro, realizzando così una forma agile, evocatrice, nella propria sensibilità contemporanea, di una tradizione ancora tutta da reinventare.